“La pittura è il mio linguaggio”

Forse non sempre riesco a interpretare la vita nel modo giusto, ma attraverso il colore e il gesto trovo la mia verità. Non sono perfetto—come marito, come padre, come uomo—ma nell’arte sono sincero. La mia speranza è che il mio lavoro possa raggiungerti, smuovere qualcosa dentro di te e, forse, insegnarti tanto quanto ha insegnato a me.

La mia arte è un viaggio, modellato dai paesaggi e dal filo invisibile della nostalgia che unisce le mie esperienze.

La pittura a pastello è al centro del mio processo creativo. Mi affascina la sua immediatezza: la possibilità di catturare la luce, i colori mutevoli e l’atmosfera di un momento senza esitazione. Lavorando con i pastelli morbidi, sovrappongo segni e gesti che costruiscono trame tattili, evocando la presenza viva di un paesaggio o la quieta intensità di uno spazio interiore.

Allo stesso tempo, il fascino nostalgico del bianco e nero rappresenta un altro aspetto fondamentale della sua ricerca: nei disegni a inchiostro, linea e ombra vengono usate per distillare emozione e tensione, lasciando che il silenzio e il contrasto parlino dove il colore è assente.

Ogni opera è un invito a fermarsi, a sentire, a guardare il mondo attraverso una lente di vulnerabilità e speranza. Vorrei che la mia arte fosse uno spazio dove ognuno possa ritrovare una parte di sé — un dialogo silenzioso tra colore, forma e memoria.

Il mio lavoro affonda le radici nell’imperfezione, proprio come me. L’arte, per me, non è perfezione ma onestà: lasciare che gli errori diventino parte del racconto. La connessione con chi osserva è il cuore del mio percorso.

Spero che le mie opere risuonino non come una risposta definitiva, ma come una conversazione aperta.