“Walls Tell Stories”

“Walls Tell Stories” è un’opera che cattura l’essenza di un ritratto contemporaneo, fondendo il classicismo del disegno a carboncino con un’estetica urbana e frammentata.

Il titolo si sposa perfettamente con la composizione visiva. Il dipinto presenta il volto di una persona, disegnato con un tratto deciso e profondo, tipico del carboncino. Questo soggetto figurativo, però, non è immacolato, ma sembra emergere da una superficie vissuta, stratificata, come un muro cittadino che ha sopportato il passaggio del tempo, le intemperie e i segni di chi vi ha lasciato un messaggio.

Le pennellate e i segni sovrapposti, che sembrano carte strappate o manifesti invecchiati, richiamano la street art e i graffiti, suggerendo che ogni strato visibile nasconde una storia precedente. Il volto, con il suo sguardo penetrante e misterioso, diventa esso stesso un “muro”, una superficie su cui sono state incise esperienze e memorie. La frammentazione, con linee e forme che lo attraversano, evoca l’idea che l’identità non sia monolitica, ma piuttosto un collage di esperienze, pensieri e influenze urbane.