Mi chiamo Maria La Rosa e sono un’artista visiva che lavora con tecniche miste, dal disegno a matita alla pittura. Sono cresciuta in un piccolo paese della provincia di Ragusa, in una famiglia dove l’arte e l’artigianato erano parte della vita quotidiana: mio padre, artigiano e pittore, ha alimentato fin da subito la mia naturale inclinazione a creare.

Disegno da quando ho memoria e, sin da bambina, un motivo ricorreva senza che ne fossi pienamente consapevole: i rami degli alberi. Li trovavo ovunque, in ogni mio disegno. Linee che crescevano spontanee, segni che si intrecciavano come se avessero già una storia da raccontare. Oggi comprendo che quei rami erano il mio linguaggio istintivo, il modo più naturale per esprimere un mondo interiore ricco, complesso e in continua trasformazione.

Nel 2001 mi sono trasferita a Brescia, un cambiamento che ha dato nuova energia alla mia ricerca. Ho iniziato a sperimentare tecniche diverse, trovando nel mixed media la dimensione più adatta a far emergere il mio immaginario: i rami sono diventati alberi, e gli alberi sono diventati simboli — radici, memoria, fragilità forte, vita che resiste. Nelle mie opere il monotipo e l’acrilico su carta si fondono con elementi simbolici realizzati spesso ad inchiostro, creando un dialogo tra stratificazione materica e segno.

Attraverso il bianco e nero della matita o il gesto più fisico della pittura cerco di raccontare la tensione tra ciò che è visibile e ciò che rimane nascosto, tra ciò che appare stabile e ciò che invece vibra, delicato e instabile, in profondità.

La mia pratica artistica nasce dal desiderio di esplorare queste dualità: fragilità e resistenza, equilibrio e trasformazione, silenzio ed energia. Ogni opera è un invito a guardare oltre la superficie, a sostare in quello spazio sospeso dove le forme diventano emozioni.