Sono formato come pittore all’Accademia di Belle Arti di Bologna e nel tempo mi sono avvicinato al gioco sia nella poetica che nel fare. Nello stesso tempo sono andato verso il mondo del sociale e mi sono formato in Arteterapia.

L’arte non ha bisogno di  essere chiusa in un ambiente elitario ma di essere in apertura, data a tutte le persone. Ha necessità di aiutare la gente a capire se stessa e a sognare un mondo di bellezza. Ha l’esigenza di mandare messaggi, di essere comunicazione per una politica dello stare insieme, per comprendere come crescere attraverso gli occhi dell’altro.

Per riuscire in questo il gioco, l’esperienza, la creatività. Responsabilità di una coscienza d’artista oggi che non è più ego ma un noi: è una partecipazione al respiro dell’anima del mondo.