MANIFESTAZIONE: HORUS L’OCCHIO DI DIO (APOTROPAICO)

Genesi dell’opera
L’opera nasce da una ricerca interiore profonda…dopo alcune meditazioni, subito prende forma come un
mare in tempesta, circondato da nuvole bianche ed un cielo blu notte con al centro un sole che sta
tramontando, non vuole rappresentare la tristezza ma il termine di un percorso di vita e l’inizio di un
altro.
Poco dopo, il cielo si trasforma in vividi colori che danno luogo a danze boreali, un’aurora che si
manifesta stranamente sul mare e trasforma il sole in una grande luce che ci guarda dentro …. Come un
occhio che scruta il tuo interno e ti aiuta ad entrare dentro di te, ti accompagna e ti fa immergere in
quelle acque purpuree tumultuose…. Ma l’insoddisfazione di non riuscire a trasmettere la magnificenza
del Tutto pervade e allora occorre fermarsi, ammirare e riflettere e meditare profondamente…
E’ proprio vero, nel momento del bisogno la provvidenza provvede sempre, basta aver fede e continuare
a credere … mi viene in aiuto il mio carissimo e stimatissimo amico Gustavo Rol con uno scritto riguardo
alla visione pittorica: Basta rovesciare e tutto appare diverso…
Infatti, ho scritto dietro l’opera , come segno distintivo, la seguente considerazione:
Le cose, le situazioni e gli eventi della vita cambiano sempre, basta avere il coraggio di mutare
prospettiva, punto di osservazione.
Basta rovesciare e tutto appare diverso… forse più bello… e così ho fatto io, Grazie Gustavo Rol, grazie
per i tuoi consigli!
Ho rovesciato il dipinto, ed ecco mi è piaciuto di più e l’ho concluso così!
Infatti, sembrerà assurdo, ma dopo aver rovesciato il dipinto, ho iniziato a vedere con occhi nuovi, più
profondi ed ho incontrato veramente lo sguardo di Dio … mi sono sentita immersa nella sua
manifestazione naturale ed i colori hanno preso a danzare nelle mie mani e fluivano da soli come angeli
che accompagnano una melodia e ti conducono all’incontro nel vortice del vento , del profumo dell’erba
che danza anch’essa come in una danza boreale trasformata in alta vibrazione che porta a percepire una
frequenza divina che si intreccia in un tramonto che sembra aprire un portale nell’universo. Mi tuffo nel
sole che ruota nel rosso e nel giallo dorato, che si espande nell’aria e colora le montagne in lontananza,
fino a trasformarle in danze vorticose delle nubi che intrecciano felici nel cielo e urlano di gioia la
Manifestazione di Dio. L’anima continua il suo viaggio e in ogni percorso acquisisce la consapevolezza
del vivere, dell’esistere, dell’eternità per questo allunga le sue membra.. ad un primo sguardo sembra
un flebile albero che fluttua trasportato dal vento, ma poi ci accorgiamo che è ben piantato nel terreno..
riesce ad allungare le sue braccia nodose come mani si aggrappano al Tutto, a Dio, accarezzando con
amore il termine o il destare del nuovo giorno, del nuovo percorso di vita… una rinascita sotto il vigile
sguardo di Horus, l’occhio di Dio, che appare come un cielo dai mille colori, ispirato a Van Gogh, che
mostra la formazione di una figura dal fondo dorato: l’occhio divino.