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Chi Sono

Presentazione

Antonio Lavorgna, nato nel suggestivo contesto del Sannio nel 1976,

si è affermato come un artista creativo, profondamente radicato nella

sfera del materiale e del concettuale, mentre si evolve in una

dimensione cibernetica. La sua relazione con l’arte e la materia ha

radici profonde, grazie all’influenza del suo padre, il maestro del ferro,

Mario.

Il suo percorso artistico ha attraversato varie fasi. Inizialmente, ha

esplorato la scultura in ferro, abbracciando diverse tecniche, come la

fusione con la saldatrice a elettrodo e l’assemblaggio di pezzi ottenuti

dalla punzonatrice e dal plasma. Questa fase ha dato origine a opere

minimaliste di equilibrio, conosciute come “i Mol-Caster,” incarnando

il mantra “datemi un punto e vi appenderò la terra.”

Successivamente, Lavorgna ha intrapreso un viaggio nella pittura,

spaziando dall’astratto al figurativo primordiale, prima di immergersi

nella sperimentazione degli ossidi dei metalli. Questa ricerca lo ha

condotto a sviluppare pigmenti stabili dagli ossidi di diversi metalli e

a creare opere pittoriche su diverse superfici, dando vita a sculture

ossidate e durature.

La sua creatività lo ha guidato a esplorare la cera nell’ambito del

design artistico presso il Candle Store a Roma. Qui introduce nuove

tecniche e stili, dando vita a linee e oggetti di design straordinari

caratterizzati da sottili accenni di imperfezione. Inoltre, intraprende un

dialogo costante con Andreia, un’artista specializzata nella lavorazione

della cera, iniziando così una collaborazione artistica lunga e

profondamente interconnessa.

Tuttavia, un periodo di blocco artistico causato dalla perdita del padre

ha spinto Lavorgna a intraprendere la strada della digital art,

sottolineando che “l’arte ha raggiunto il suo apice approdando nel

mondo virtuale-digitale.” Crede che l’arte virtuale offra infinite

possibilità e massima libertà di espressione.

Lavorgna sfida le nozioni tradizionali sull’immortalità dell’opera

d’arte, sostenendo che l’arte deve seguire il ciclo di vita, e in futuro i

musei potrebbero diventare virtuali, con opere d’arte conservate inhardware e macchine che le renderanno tangibili solo quando

necessario.

Questo artista innovatore non si lega a un percorso artistico definito,

preferendo esplorare le sue abilità in campi come la grafica, il design,

l’incisione e l’intaglio su cera. Durante la pandemia da Covid-19, è

stato nuovamente attratto dalla pittura, creando una serie di astratti

presentati presso il nuovo spazio Candle Store a Milano, con il design-

circus in un progetto di galleria mensile.

Antonio Lavorgna è un artista in costante evoluzione che abbraccia la

varietà e la sfida convenzioni, sostenendo che l’arte sia una forza che

si impossessa dell’artista per dar vita all’opera stessa. Negli anni

rimane un artista molto riservato, di una sensibilità “a caldo”,

difficilmente rintracciabile, approfondisce le sue conoscenze sulla

grafica e la digital art, mentre rilascia la sua collezione NFT chiamata

“La Rabbia Delle Api” per diffondere il messaggio “Basta Pesticidi” e

promuovere l’amore per le api. Inoltre, si dedica all’esperimento e

all’applicazione delle nuove tecnologie dell’Intelligenza Artificiale per

sviluppare opere d’arte nel campo della Visual Art.

Come ama dire: “Buona Onda!”