
Diana Sperduti
CuriosoL’amore sopra ogni cosa

In questa composizione onirica e densa di simboli, l’amore viene rappresentato come un’entità universale, libera da ogni confine: di genere, di tempo, di giudizio.
Al centro della scena, due figure si fondono in un bacio astratto, fluttuante sopra i tetti colorati di Monterotondo, città in cui ho vissuto fin dall’infanzia, che qui diventa non solo sfondo ma anche simbolo delle radici, della memoria, dell’appartenenza.
I corpi, composti da una miriade di tessere e cromie, richiamano l’arte musiva e ricordano Klimt nella loro dorata intensità. Ma qui il mosaico non è solo decorazione: è frammentazione e ricomposizione, è la complessità dell’amore che si ricompone al di sopra di tutto.
La città dorme sotto questo bacio intenso, mentre il cielo si apre in una spirale luminosa che unisce la luna, le stelle e i sogni.
Ogni dettaglio, dalla tavola in primo piano con il vino condiviso alla collina ricca di vita e colori, racconta la tensione tra il “qui” e l'”altrove”, tra la nostalgia delle origini e il desiderio di volare oltre i limiti.
Oggi vivo a Berlino, m il legame con la mia terra rimane vivido e vibrante, come quell’albero in cima alla collina che sembra vegliare sul passato.
“L’amore sopra ogni cosa” è una dichiarazione d’intenti: un inno all’amore libero, puro e potente, capace di elevarsi sopra ogni etichetta, convenzione o barriera.
Tecnica: acrilico su tela.