Cristiano Cavedon in arte Astracapez e’ nato il 4/2/74 a Thiene (VI)Italia e vive a Schio(VI)da sempre.

Diplomatosi nel1992 al liceo artistico Arturo Martini di Schio con 60/60,prosegue l’anno successivo con la scuola di arredamento d’interni di Schio.Interrompe gli studi nel’94 per il servizio militare e successivamente inizia a lavorare cambiando totalmente settore.Nel 2000 riprende a dipingere seppur in maniera ancora embrionale ispirandosi al dinamismo del futurismo e alla scomposizione della figura del cubismo.Man mano la produzione aumenta e con essa va via via delineandosi lo stile che,aperto sempre alla ricerca e all’evoluzione,trova la sua espressione nell’action painting di Pollock e nell’informale di Vedova dando spazio e sfogo alla sua indole espressionista ed astratta.Quando,nel 2021, giunge ad una buona maturazione stilistica arriva lo stop traumatico.A dicembre 2021 un ictus gli stoppa e gli stravolge la vita rischiando di strappargliela. Da qui uno stop di due anni dovuto alla semiparalisi alla parte sinistra del corpo.Nell’estate 2023 la trasformazione!Riprende a dipingere e lo fa con la mano che non è sua(era mancino!)una vera metamorfosi nel fisico e nell’anima,la pittura diventa intensa e l’esigenza di dipingere l’anima e le emozioni diventa essenziale. Da qui la partecipazione a collettive e concorsi che gli permettono di mostrare la propria arte dentro e fuori i confini nazionali.

MANIFESTO:

La realtà è un occasione,il mondo esterno all’individuo e’ un pretesto una spinta all’arte non il suo protagonista!

Non ci serve riprodurre fedelmente la realtà! essa già esiste in questa forma,la realtà non è statica e’ in divenire,riprodurla e’ una bugia a noi stessi perché appena dopo averla dipinta il tempo la cambia la consuma.La realtà è vita e la vita è divenire,mutazione,ci colpisce e l’artista è il filtro,la realtà crea delle reazioni nell’anima e nel cerebro,un lavoro di concerto tra razio e sentimento,le sinapsi creano delle visioni che l’anima dipinge,la realtà perde la sua forma apparente,cromatismi sináptico emozionali creano nuove forme e visioni,si badi bene che chiamarla informale non è totalmente corretto dato che l’artista crea col suo filtro delle nuove forme nate dalla stessa realtà,crea forme che contengono energia colori ed emozioni.Esse sono perennemente vive ed in mutazione perché ogni persona che ne fruirà alimenterà l’opera con il filtro della propria anima e della propria mente.La realtà così diventa eterna mentre la’ fuori gli edifici si consumano e i corpi decadono!

ASTRACAPEZ🎨 07/11/2023